Cara bambina che sorridi
sull’autobus strapieno di gente
mentre tutti si toccano
e generano sudore
e odori strani
e aroma di cipolla, aglio, peperoncino.
Mentre la mamma in carriera
parla al telefono
con la tata del figlio
e dice “lo fa lui, tanto è grande”.
Cara bambina con gli occhi azzurri
ma senza gli incisivi superiori
io mi chiedo come possa
tutta questa gente che c’è intorno
raccogliere le gioie
le paure
le inquietudini
il mal di stomaco che non ti fa dormire alle 3 di notte
il fallimento
il pregiudizio
in un solo corpo.
Ognuna con il suo bisogno
di bere
di mangiare
di dormire
di amare
di essere amata
di interpretare le avversità
di guarire dalle malattie
di sapere che la vita riserva qualcosa di bello.
Cara bambina con la maglia a fiorellini
oggi siamo insieme, su questo autobus
tu mi guardi
io ti guardo.
Domani saremo ai quattro angoli del mondo
come se non ci fossimo mai incontrate.
Le persone fanno presto a dimenticare.
Ogni persona con la sua storia
è un monile itinerante
nonostante chi mi ama mi abbia abbandonato
nonostante gli abbandoni di chi non mi ha mai amato
nonostante l’indifferenza degli abbandonatori di cuori
solitari
nonostante le ragazze abbandonino i fiori
nonostante Via delle Rose.
Quasi mi prende un colpo.
La bambina non sa
RispondiEliminanon può sapere,
lei è lì che ti guarda,
non conosce i tuoi problemi,
nemmeno quelli degli altri.
Non sa della crisi,
dei negozi che chiudono,
delle fabbriche che chiudono,
della gente che si spara,
perché non tornano i conti.
La bambina,
lo sguardo che gira,
il ciuccio in bocca
per consolare il palato,
in un mondo che è asciutto.
Che ne sa la bambina
che destino le tocca,
la mamma distratta,
parla al cellulare,
l’amica da ascoltare.
E l’autobus che corre
di fermata in fermata,
gente che scende,
gente che sale,
come ogni giornata.
La bambina non sa
non può sapere,
lei continua a ciucciare,
con un modo da esplorare,
cha sarà da capire.
Sarà quello il problema,
riuscirà a capire,
a vivere un domani
superando ogni cosa,
a evitar di soffrire?
Cesare