martedì 2 luglio 2013

L'INDIGESTIONE



Ho camminato dalla fermata del tram
fino a casa
indugiando lungo gli attraversamenti.
Ho attraversato una strada a sei corsie
e sono rimasta illesa.
Allora ho pensato
che non ci sarebbe stato nulla di male
se oltrepassata la strada a sei corsie
fossi rimasta stecchita
nel senso unico successivo.
Ho poi capito che non avrei voluto,
non avrei mai voluto vedere 
le mie quattro piccole ossa
spezzarsi in mezzo alla strada
davanti alla gente.
Così ho attraversato per bene
il senso unico
evitando la macchina nera
per quanto la macchina nera
andasse veloce, velocissima.
Ho cambiato strada due volte
dalla fermata del tram fino a casa.
Per vedere che effetto facesse camminare
a passetti piccoli piccoli
piccoli piccoli piccoli
con tre supplì, quattro crocchette
e un semifreddo al mirtillo nello stomaco
che quasi mi veniva voglia di vomitare.
A casa, però, mi hanno insegnato
che non sta bene buttare il commestibile.
Ho tenuto tutto sullo stomaco.
Tutto sullo stomaco.
Tutto il male che si fa.
Tutto il bene che si fa.
Torna indietro come un grosso frisbee
e ti rimane sullo stomaco.




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