venerdì 20 settembre 2013

RAGIONI D'AMORE






"Muore un Amore
che smette
di essere sognato", dice il buon Pedro.

Allora, io penso che ho ancora tanti Sogni, dalla mia parte.
Uno si trova a pagina 43, terzo scaffale.
— presso La Feltrinelli - Via Appia.
 

mercoledì 18 settembre 2013

BELLEZZA






Ti amo quando mi aspetti
all’uscita della metro
con le cuffiette
e lo sguardo assorto,
appoggiato a quella
grande insegna pubblicitaria.
Ti amo quando mi prendi
in giro,
fai l’occhiolino
sollevando la spalla,
e poi dici: “ehh!”.
Ti amo quando agiti
la mano con la forchetta
tra le dita, di domenica.
Ti amo quando guidi
forsennatamente
lungo la strada
mentre ci sono anche io
e poi mi prendi la mano
sinistra con la destra.
Ti amo quando mangi
come un ossesso
le patatine fritte
ancora incandescenti
che ti preparo.
Ti amo quando decidiamo
di andare al lago,
ma torniamo sui nostri passi
un’ora dopo.
Ti amo quando ci diamo
appuntamento
e io propongo: “andiamo a dormire?
e tu, senza pensarci due volte,
mi dici di sì.
Ti amo quando ci baciamo
al semaforo
e rimaniamo fermi
mentre il mondo ci sfreccia affianco.
Ti amo quando parliamo
dei Nirvana sul tuo letto,
senza mutande.
Ti amo quando beviamo
la peggior birra in commercio
d’inverno
nel mio letto.
Ti amo quando celebriamo
le nostre nozze
tutti nudi
con gli anelli al formaggio.
Ti amo quando mi racconti
per filo e per segno
cosa vuole dire koumpounophobia.
Ti amo quando mi chiami
scricciolo
e mi passi le dita sulla fronte.
Ti amo quando mi parli
di diritto e io faccio
la supponente.
Ti amo quando
dopo una giornata
di lavoro
hai il coraggio di dire
che sono bella.
Ti amo quando prometti
che non mi porterai più
a vedere quel cantante.
Ti amo quando giri
per la casa con le ciabatte
invernali
che ti ho comprato.
Ti amo quando andiamo
al supermercato
in pigiama
con gli occhiali
e le facce dissolte.
Ti amo quando ti guardi
allo specchio
e poi mi chiedi:
stanno bene i capelli?”.
Ti amo quando decidi
che c’è troppo disordine
e ripieghi tutte le magliette
le gonnine
i calzini
le calze
che lascio ai quattro angoli
della stanza.
Ti amo quando ordiniamo
sei negroni
in due
e io faccio la solita battuta triviale.
Ti amo quando sostieni
di conoscere tutto
il mio repertorio comico.
Ti amo quando ti arrabbi
e sbatti la porta.
Ti amo quando diciamo
la stessa cosa
nello stesso istante
e poi ci guardiamo
stupiti.
Ti amo quando fai il mitomane.
Ti amo quando giochiamo
al gioco delle canzoni,
al ritorno dai viaggi.
Ti amo quando mi dici
che mi ami
perché, Amore,
non immagini
quanto io
ami te.







domenica 15 settembre 2013

POESIA D'AMORE





Mi troverai
nell’ultimo vagone
della metro
appoggiata alla porta
che non si apre.
In libreria
rigorosamente
nella sezione poesia.
Nei biglietti
piccoli e consunti
che lascio.
Sulle scale
dove
quel giorno
sei arrivato
a darmi un bacio
a stampo
mentre il mondo
girava
virava
tirava,
ci mirava.
Mi troverai
quando piove
lungo le strade
che non percorre
nessuno.
Tra i negletti
gli emarginati
i dannati
i diversi
i segregati.
So.
Io so.
So fermamente
che i tuoi occhi neri
i tuoi occhi nerissimi
i tuoi bellissimi
occhi nerissimi,
la mia città accesa.
So che
che il tuo
sguardo vigile
e benigno
veglia
anche se non ci sei
anche se non mi vuoi
anche se non lo vuoi
su di me.
Lo sento
dietro le spalle
quando
mi accarezza
piano piano.
Mi giro.

Non ci sei più.

mercoledì 11 settembre 2013

SOLO LA VERITA'









Beauty,
prima di conoscermi
non sapevi nemmeno
chi fosse Prévert
e i ragazzi che si amano
contro le porte
di notte
e si baciano
e fanno gli sporcaccioni
per strada
con il rischio
che qualcuno
possa vederli
e vanno in giro
noncuranti 
di chi
li invidia molto
perché sì,
oh sì,
loro sono bellissimi,
bellissimi.

Io sono 
sempre 
io.
E tu?

Ora chiedo.
Chiedo.
In quest'ora
buia
che non basta il cerino
del nostro
ormai 
amico Prévert,
quello acceso nella notte
insieme 
ad altri due cerini,
ma lo sappiamo
tutti
che a Prévert
non importava molto 
la questione combustibile
e che voleva 
stare al buio
con la sua donna,
altro che fiammiferi.
Insomma,
io chiedo.
La verità.
Solo la verità.
Tutta la verità.
Nient'altro 
che 
la Verità.



giovedì 5 settembre 2013

SECONDO SCAFFALE IN BASSO, TRA LA S E LA T, PAGINA 344








Vai a fondo col tuo dolore.

Goditelo fino all’ultima goccia.

Vivitelo.

Non aver paura del tuo dolore.

Accoglilo come un vecchio amico.

Respira il tuo dolore.

Inala il tuo dolore.

Aspira il tuo dolore.

Inspira il tuo dolore.

Fallo tuo.

Coltivalo.

Assecondalo.

Adoperalo.

Approvalo.

Ammiralo.

Arroventalo.

Entralo nelle ossa.

Entralo.

Cucitelo sulle spalle.

Lasciati sfilacciare i muscoli

dal tuo dolore.

Lasciati mordere dalla tigre.

Vacci a cena col tuo dolore.

Prenditici una birra.

Giraci in macchina.

Facci l’amore col dolore.

Nuotaci nella vasca da bagno.

Giocaci a carte.

Indossa il tuo dolore.

Pagagli da bere.

Offrigli il caffè.

Regalagli un libro.

Mangiaci le bruschette.

Prendici l’autobus.

Compraci l’abbonamento.

Scrivici una poesia.

Alzatici.

Cadicici.

Rotolaticici.

Ferisciticici.

Rialzaticici.

Ancora più a fondo.

Ancora di più.

E quando pensi di aver finito,

ricominciaci.