martedì 30 ottobre 2012

IL TEMPO DI DOMANI








Hai la dedica delle mie mattine
con la firma del sole
il tragitto mobile delle scale.

Hai la dedica delle mie sere
con il passo di quattro gazzelle
le patatine al formaggio mangiate nel letto.


Stretti così forte che
domani non importa che tempo fa.





mercoledì 24 ottobre 2012

PROMESSE DI MEZZANOTTE






Voglio riempirti
il piatto fino all'orlo.
Sentirti mentire che è sempre troppo.

Voglio chiamarti 
con i cento nomignoli 
che ho inventato per te.
Anche se tu, 
come dici,
sei solo uno.

Voglio fare il gatto
il leone
il coccodrillo
lo scoiattolo
e tutti gli animali
che ti divertono
quando non vorrai vedere le persone.

Voglio misurarti 
la febbre 
quando
avrai paura dell'inverno.

Voglio stendere,
uno ad uno
i fogli ricolmi d'inchiostro
che ti scriverò
ancora per un giorno.



Voglio citofonare alla porta di casa
la mia
la tua.
Sarà quello il mio momento.
"Sono io".



martedì 23 ottobre 2012

LAVAGGI ONIRICI






Faccio 
una lavatrice 
di neri.

Le nostre
maglie
a strusciarsi
e
a darsi
baci al sapone.
I pigiami
della scorsa notte, 
tutti nudi,
a bagnarsi 
di adrenalina.
I tuoi calzini spaiati
a cercare
i miei slip
nel mare dell'ammorbidente.



E poi, i pantaloncini
che ti ho prestato
s'intrecciano
ai miei collant
e promettono di non slegarsi più.


domenica 14 ottobre 2012

MA LA DOMENICA NO





Le domeniche di ottobre di quando avevo 15 anni, andavo nel campetto vicino casa, a guardare i miei amici giocare a pallone.
Quanto mi sembrava grande quel campetto.
Noi ragazze stavamo sedute ai margini, rannicchiate sulle radici nodose dei platani accanto all’ala sinistra. I ragazzi, invece, tiravano calci fino a sera, con i pantaloncini tagliati e le maglie bianche dei fratelli maggiori.
A casa, al mio ritorno, mi avrebbe aspettato l’aroma acre dell’uva pigiata della cantina di nonno. L’erba bagnata dal calare del giorno. L’odore della notte prepotente, che ingoia la luce che vorresti.  Lo scoppiettio delle frasche bruciate. Le parole di nonna, di non prender freddo ché sta per piovere. Il giorno dopo, avrei avuto geografia a scuola. 
Quei pomeriggi, in questo momento, mi sembrano così lontani, così irrimediabilmente diversi.
Sarà perché oggi, su quel campo, c’è una villa quadrifamiliare.





venerdì 5 ottobre 2012

L'ETICA DEI SALUTI




Il buongiorno è importante.

Sai, si può mentire tutta una vita,
ma quando qualcuno
dice buongiorno
a qualcun'altro,
è totalmente sincero.
Questo perché la mattina
siamo tutti un po' fragili.

Il buongiorno è il preliminare
degli incontri.
Prelude
un bacio nelle coperte calde calde
le ciabatte consumate dell'inverno precedente
lo yogurt al cocco per fare i salutisti
il dentifricio all'ossigeno da spremere
le camicie stirate per andare a lavoro
le merendine per gli attacchi di fame. 

Buongiorno, Signor Fruttivendolo.
Buongiorno, Signora Rosa.


Buongiorno, Uomo della metro.
Buongiorno, Signorina.


Buongiorno, Giudice.
Buongiorno, Avvocato.


Buongiorno, un caffè.
Buongiorno, 1 euro (Piazza di Spagna).



Buongiorno, Amore.