sabato 31 agosto 2013

QUANDO UN UOMO








Quando un uomo
viene da te
con una rosa rossa
una sola rosa rossa
senza un motivo
senza un valido motivo
che la tua femminea mente
riesca a contemplare
non essere stupita.
Quando un uomo
arriva
prima di un appuntamento
a primavera
ed ha tra le mani
una rosa rossa
che non avevi previsto
e un grosso sorriso,
tu,
donna che ricevi
la rosa rossa,
non fare la stronza.
Quando un uomo
sale a piedi i due piani
del tuo dannatissimo palazzo
e ti regala
una rosa rossa
perché mentre era nel traffico
ha pensato
che ami le rose rosse
e anche le patatine,
ma
deliberatamente
dolosamente
e pretestuosamente
ha dato la priorità
alle rose rosse,
tu,
donna,
accetta la rosa rossa
e trova il vaso più bello
che hai in casa.
Quando un uomo
bussa alla tua porta
e dallo spioncino
vedi i petali
di una rosa rossa,
tu,
donna,
apri la porta
e prepara un abbraccio
grande abbastanza
da raccogliere
tutti e tre:
tu,
lui
e la rosa rossa.
Non lesinare abbracci,
donna,
non lesinare mai
nemmeno le attenzioni,
nemmeno i baci,
non lesinare,
non fare la pazza.
Prendi quella rosa,
donna,
prendi
quella cazzutissima
rosa rossa
e non permettere mai
dico mai
ma mai mai mai mai
che quell’uomo vada via
dal tuo palazzo.



giovedì 29 agosto 2013

PRONTO A TUTTO





- (Suoneria di Stairway to Heaven tritonale)
- Pronto?
- Pronto, chi è?
- Io son Pronto, son pronto. E tu?
- Io no.
- Ah, ok. Scusa, raggancio.
- Aspetta.
- Dimmi.
- Senti, Pronto, ma perché hai chiamato?
- zgagaggabuuuòòò czzzzzzzzuuuuggh zzzzzaaashhhhh baaaam.
- Pronto?!
- No, era un problema di linea.
- Pronto.. dicevo.. com’è sta chiamata?
- No.. è che son pronto e te lo volevo dire. Cioè, in realtà mi sono preparato il discorso stamattina. Faceva più o meno cosi: Pronto, son Pronto, son pronto. Poi mi è sembrato di esagerare un po’ con le parole. Magari capivi una cosa per un’altra. E poi, ecco, volevo sapere un attimo il tuo parere. Tipo, mica ho sbagliato numero?
- No, io son Qui, lo sai. M’hai chiamato mille volte!
- No, Qui, ascolta. Io non lo so per davvero dove sei. Non ti avrei chiamata dicendoti: “Pronto, son pronto” se avessi saputo dove te ne vai in giro. Non iniziamo con questa storia malata degli indovinelli, eh.
- Pronto, Son Qui, te lo assicuro!
- Tu, quindi, mi stai assicurando che sei Qui e che non ho sbagliato numero.
- Esatto.
- Allora, Qui, siccome che Pronto è pronto, vieni qui.
- Pronto, Qui è qui già da un pezzo.
- Ma perché parliamo di noi alla terza persona? Lo sai che è il primo sintomo dei comportamenti mitomani?
- Pronto, te l’ho mai detto che adoro i mitomani?
- Ti prego, vieni qui.
- Eccomi, son qui. Qui.



giovedì 22 agosto 2013

QUALCUNO CHIAMI UN'AMBULANZA






Fate presto, presto!
Un’iniezione
intramuscolare
di cure immediate
incondizionate
irragionate
perché non sempre si può
capire che ragione c’è.
Venti gocce di grattini
sulla schiena
prima di addormentarsi
e anche dopo
la siesta estiva
con i capelli
impastati di sonno
e la bocca un po’ secca.
Trentacinque pasticche
di bacini a cuoricino
ogni dì
prima dei pasti.
Sette tubetti
di parole d’amore
piccole piccole
tenere tenere
dette all’orecchio
sottoforma di spicchi
di sole
per alzarsi meglio
la mattina
perché non tutte le mattine
si può sapere il perché.
Ventisei gargarismi
al profumo delle dita
che per caso
s’incontrano
di notte
nelle tasche
e non si chiedono nemmeno
“chi è?”.
Quattro cucchiai
di sciroppo appiccicoso
di abbracci
da assumersi
ai primi sintomi
di questa strana
patologia
che scienziati
affannati e sudati
stanno analizzando
in camice bianco
e occhiali da secchione
neri e spessi come fondi
di bottiglia
senza
sapere
mai
cos’è.



venerdì 2 agosto 2013

UNA DOMANDA DIRETTA


Uomini
vili
come l’insetticida
spruzzato sulle gambe
e spacciato per Autan.
Bugiardi e vili
più del bugiardino
che ti ha costretto a leggere il farmacista
dopo 3 ore di fila dal medico
per sentirti dire che il sistema non funziona
dal 1956.
Sporchi bugiardi e vili
ma non sporchi fuori
loro per ingannarti
si lavano con l’acqua e il bagnoschiuma
soprattutto quando fa caldo.
Sta qui l’inganno.
Istantanei sporchi bugiardi e vili
come quelle foto uscite male
in un impeto artistico
da fotografo non professionista.
Ostruiti istantanei sporchi bugiardi e vili
come le strade senza uscita
alle due del pomeriggio
del giorno 2 agosto 2043.
Prigionieri ostruiti istantanei sporchi bugiardi e vili
più di Silvio Pellico
e di tutti i pellicani.
Amore,
questa foresta di liane
vili bugiarde sporche istantanee ostruite prigioniere
mi fa schifo per davvero.
Non sto scherzando.
Non scherzo per niente.
Amore,

mi dici dove cazzo sei?