La varietà del creato è davvero
sorprendente. Me ne accorgo viaggiando ogni giorno sui vagoni arancioni e puzzolenti
del trasporto pubblico.
Questa mattina, ad esempio, a
venti centimetri da terra, seduto su un passeggino, c’era un bambino che
sembrava disegnato da Michelangelo. Mi guardava con i suoi occhioni di vetro
blu e io, con la faccia grigia, dall’alto della mia età, un multiplo
spropositato della sua, avrei voluto dirgli: “Scappa, baby, prima che la tua faccia diventi grigia come la mia”.
Tutto questo ha ispirato la mia
personalissima teoria sulla creazione del genere umano. Ho pensato che deve
esserci, da qualche parte, una sorta di Demiurgo che fa come lavoro il
plasmatore di persone.
Se ne sta lì, su una ciambella di
nuvole a disegnare, su un block notes
a righe, le facce, i corpi, i tratti somatici dei prossimi tizi che appariranno sullo
schermo del mondo, di quelli che dovranno nascere.
Ovviamente, il Demiurgo, con
un carboncino ben temperato, compone ritratti adulti, perché, altrimenti, la
sua attività si ridurrebbe in un tracciato di piccoli cerchi con puntini
disposti a triangolo.
E’ accaduto, che, ad un certo
punto non meglio precisato, ci sia stata un’impennata nella richiesta di
bozzetti. Il Demiurgo, così, oberato di lavoro arretrato, si è ritrovato a
chiedere aiuto a dei subordinati, che chiamerò, per comodità di scrittura, “praticanti”.
Dal quel momento in poi il mondo
ha cominciato ad essere popolato da persone brutte, ma brutte brutte brutte,
perfino bruttissime.
I praticanti, purtroppo, non
avevano ontologicamente l’abilità del
Demiurgo nel creare gli umani. Si distraevano in fase creativa. Certe volte,
dimenticavano di aggiungere le gambe ai bozzetti, presi dai loro discorsi sull’esame
da “Demiurgo Creatore di facce”, e, all’ultimo, aggiungevano quattro rette parallele.
Ecco quello che suole chiamarsi errore fatale. Centinaia umani affetti da
elefantiasi sul panorama della terra.
Certe altre volte, le facevano
più corte, le rette. Altre centinaia di sfortunati, piccoli e neri.
Per non parlare dei tratti
sfuggiti al controllo delle dita. E via di musi lunghi, nasi con le dune,
capelli dritti, labbra che nemmeno Van
Gogh avrebbe saputo immaginare.
Finivano anche per dimenticarsi
quale fosse il sesso dei loro modelli. Un requiem,
perciò, per tutte quelle donne con i peli sui capezzoli, per tutti gli uomini
senza barba.Si lasciavano andare ad elucubrazioni
verbali nel bel mezzo di un’opera e, inevitabilmente, il tratto si concentrava
su alcuni punti. Avete presente le persone con le sopracciglia “importanti” o
con la schiena irta di bulbi piliferi? Ecco, sono il prodotto della distrazione
di questi creatori improvvisati.
Che colpa potevano averne loro?
Alla fine, stavano facendo, a titolo
gratuito, titolo gratuito, gratuito,
gratuitissimo, un favore al Demiurgo,
lo aiutavano a smaltire la mole di lavoro. E avevano tutto da imparare, non
potevano mica creare dei doppioni.
Quindi, da oggi in poi, se siete
brutti, non prendetevela con Dio. Quel giorno aveva troppo da fare.
Ah questi praticanti poco abili! Se no non sarebbero praticanti, infatti! Dio aveva altro da fare, e loro a disegnare bozzetti su bozzetti, uomini e donne con bozze dappertutto! Quanti brutti e quante brutte, per colpa dei praticanti, che, per incapacità o pigrizia, facevano le rette lunghe, ma anche più corte. Ed allora le donne coi peli sui capezzoli, devono andare dall'estetista, e spendere una barca di soldi, quelli dei mariti magari, per depilarsi, e porre i capezzoli sulle labbra, ai mariti, belli lisci e profumati alla sera.
RispondiEliminaE poi, ai praticanti, scappava anche qualche curva più accentuata, ed allora via con le panze! Panze qua, panze là,... ma che brutta panzé che tieni! Panze di uomini che non riescono a vedere il loro pisellino, e panze di donne che non permettono loro di vedere la propria patatina! Hai, poverette! Si devono consolare con le patatine Pai, quelle sottili sottili, come un velo di verginità che si frantuma sotto i denti!
Ma questi praticanti, quando diventeranno professionisti? s
Sapranno finalmente disegnare le giuste righe e le giuste curve, e forse, allora, avremo gente tutta bella!
Cesare
Importante, per qualcuno.
RispondiEliminaIrto, a prescindere!